IL VERO ISPETTOR SEGUGIO

Due critici teatrali durante la rappresentazione di quello che sembrerebbe il classico giallo, vengono risucchiati dalla storia e il gioco paradossale ed esilarante mischia realtà e finzione.
Villa Imperiale | In programmazione: 25/07/2014

Fin dal titolo si capisce che si tratta di un giallo. Infatti è una parodia della celebre Trappola per topi di Agatha Christie. Trama, personaggi e ambientazione intriganti, ma, tutto sommato scontati, la recitazione stereotipata e un po’ sopra le righe, quindi surreale, propria di una replica di routine. È quello che il pubblico pagante vuole e si aspetta: un bel thriller con cadavere in scena.
Gli anglosassoni lo chiamano “whodunit”, cioè, chi è il colpevole?

Trait d’union tra palcoscenico e spettatori sono due critici di giornali concorrenti, Moon, un po’ lunare, Birdboot, un po’ tacchino. Devono recensire lo spettacolo. Sono ascoltati e temuti come i critici teatrali di un passato non troppo remoto, in grado di creare star o stroncare carriere, depositari di un potere reale esercitato tra camerini e carta stampata, non necessariamente equi ma con l’autorità e la consapevolezza di essere, o aspirare ad essere, il primo violino.

La trappola mortale nell’avito castello di Muldoon, sinistramente isolato dalle nebbie, alla fine scatterà, tra brividi su per la schiena e risate. Ma chi saranno le vittime? E chi sarà l’assassino?

 

 

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