La Grande Guerra – eppure si rideva…

Uno sguardo critico e disincantato sulla Prima Guerra Mondiale. La storia, gli eventi, gli orrori, ma soprattutto i rapporti umani, gli eventi collaterali. La guerra vista attraverso gli occhi e la sensibilità dei poeti che l’hanno vissuta, particolarmente Gabriele d’Annunzio e Giuseppe Ungaretti .
Sala Diana | In programmazione: 18/10/2013 - 20/10/2013

Uno sguardo critico e disincantato  sulla Prima Guerra Mondiale.  La storia, gli eventi, gli orrori, ma soprattutto i rapporti umani, gli eventi collaterali. La guerra vista attraverso gli occhi e la sensibilità dei poeti che l’hanno vissuta, particolarmente Gabriele d’Annunzio e  Giuseppe Ungaretti .

Cento anni dallo scoppio della grande guerra, 150 dalla nascita di d’Annunzio. Due attori, raccontano gli eventi bellici, le battaglie più cruente e significative del conflitto. Il racconto scivola su due binari:  da una parte le armi di distruzione di massa, lo scempio dei corpi sul terreno, dall’altra la testimonianza dei poeti che la guerra l’hanno vissuta da protagonisti.


Morte, disperazione, fame… eppure si rideva.   Si rideva con barzellette improvvisate sul fronte, si rideva di piccoli fatti avvenuti, come il drammatico incidente accaduto ad un nemico, che scagliatosi contro la trincea italiana, ad un certo punto perde i pantaloni e viene falciato nell’atto di tirarseli su. La messa in scena dello spettacolo parte dall’analisi  degli accadimenti storici, scava nei sentimenti più profondi dell’uomo, mettendone in luce i dubbi, le  speranze, le paure, il desiderio di vivere nonostante tutto. Due attori-narratori introducono al clima storico e di tanto in tanto diventano i personaggi del loro racconto.
Pochi oggetti, immagini d’epoca sullo sfondo, registrazioni,  rumori della guerra, un sorriso amaro, sono gli ingredienti dello spettacolo.

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