Lettere da lontano

Lo spettacolo parla di emigrazione, di quella storica ma anche di quella contemporanea, di chi è arrivato e continua ad arrivare nel nostro paese. La messa in scena unisce diverse forme espressive - parola, musica, immagini - a partire da materiale storico: lettere e diari di emigranti italiani del 900 e testimonianze attuali che la gente ci ha voluto regalare.
Sala Diana | In programmazione: 20/12/2013 - 21/12/2013

Lo spettacolo parla di emigrazione, con un occhio a quella storica ma anche a quella contemporanea di chi è arrivato e continua ad arrivare nel nostro paese. La messa in scena unisce diverse forme espressive – parola, musica, immagini – a partire da materiale storico: lettere e diari di emigranti italiani del 900 e testimonianze attuali. Una parte importante infatti è dedicata alle storie “vissute” che il pubblico ha inviato.

lettereVolevamo portare sul palcoscenico il tema dell’immigrazione così abbiamo pensato di rivolgerci al pubblico e ai lettori di alcuni quotidiani facendoli diventare in qualche modo protagonisti della rappresentazione. Li abbiamo invitati a regalarci un momento importante della loro vita, un ricordo legato alla loro esperienza personale o a quella di genitori e nonni. Ne è nata un’ adesione forte e sentita con testimonianze da tutta Italia.
Lo spettacolo parla di uomini partiti da terre e regioni particolarmente toccati da questo fenomeno  come il Veneto, la Sicilia,  La Campania, la  Calabria, la Liguria
Abbiamo voluto rappresentare racconti  curiosi, divertenti o toccanti, storie vere, nelle quali il pubblico si immedesima facilmente, arriva a commuoversi e a sorridere.

Lettere

Una sorta di storia dell’Italia, un canzoniere dell’emigrazione che racconta in modo leggero anche la storia di coloro che sono riusciti a fare fortuna.  Le musiche, eseguite dal vivo, toccano le varie epoche di riferimento a seconda degli episodi narrati e contribuiscono in modo significativo a creare il clima dello spettacolo

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