Lo spettacolo nasce da un’esigenza personale: sono una donna di 36 anni e non ho figli. Probabilmente niente di eccezionale al giorno d’oggi, eppure in qualche modo sì.
Penso che rappresenti ancora un tabù nella nostra società parlare di scelta di non maternità e che venga spesso presentata come una scelta dolorosa o come una mancanza.
Anche l’aborto è ancora vissuto come un tabù e questo lo rende un’esperienza ancora più dolorosa per molte donne, un’esperienza che non viene condivisa, viene vissuta nella maggior parte dei casi nel silenzio e nella solitudine.
Il mio desiderio è quello di indagare questi temi dando loro una dignità che nulla ha a che fare con il dramma, vorrei provare con onestà a raccontare e prendere la posizione di una donna che semplicemente non sente il desiderio di essere madre e anzi, addirittura decide di interrompere una gravidanza perché sente che questa è la cosa giusta da fare.
Sofia Pauly
Menzione speciale al Premio “Giovani realtà del teatro” 2016
Lo spettacolo fa parte della rassegna Periferiche visioni, un progetto di Teatro Garage, teatro dell’Ortica, Associazione La Chascona e del Circuito Spirali
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