Lo spettacolo fra narrazione e danza per onorare il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, prende spunto dalla fiaba di “Barbablù”, di Charles Perrault, nella versione di Pinkola Estés, riscritta e reinterpretata alla luce di ciò che continua ad accadere nei tempi, narrata, recitata e danzata, per poter parlare e riflettere attraverso i simboli che essa veicola. Una fiaba per adulti, che lascia il segno.
Un racconto forte e delicato allo stesso tempo, che descrive Barbablù non come “l’uomo nero”, ma come il predatore interno, che abita la psiche di tutti noi. Come tutte le fiabe, i personaggi che si incontrano sono tutti parti di noi, che si rispecchiano all’esterno.