La tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea, nella lettura di un autore contemporaneo come Anouilh, assumono significati universali di straordinaria attualità: Medea è l’altra, la straniera, temuta ed emarginata, a prescindere dai suoi comportamenti, una donna di forti sentimenti che non riesce ad integrarsi, vive con passione la propria vita e si può ricondurre ad ogni donna di ogni epoca. Il testo ne rileva la sorprendente attualità, specie per quel che riguarda la vana ricerca di vedere riconosciuti i propri diritti e la dignità di donna. La scelta di Barbara De Rossi, riporta al teatro un’attrice di primo piano che gioca la sua scommessa di calcare le tavole del palcoscenico con uno spettacolo forte che non asseconda le mode.
Il regista Francesco Branchetti dopo il successo della commedia “Sinceramente bugiardi” con Debora Caprioglio, torna al Teatro Garage per affrontare una prova impegnativa che segue la via dello scavo psicologico dei personaggi, assecondando un autore che mirabilmente rende sentimenti e rapporti sempre più assoluti e universali, nella loro più scoperta quanto complessa umanità.
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