MEDEA

Barbara De Rossi è MEDEA, l'eorina tragica, nella rilettura del contemporaneo francese Jean Anouilh, personaggio inquietante, dalle mille sfumature, che lotta per affermare i propri diritti di donna, arrivando al matricidio

La  tragedia e la vicenda umana ed esistenziale di Medea, nella lettura di un autore contemporaneo come Anouilh, assumono significati universali di straordinaria attualità: Medea è l’altra, la straniera, temuta ed emarginata, a prescindere dai suoi comportamenti, una donna di forti sentimenti che non riesce ad integrarsi, vive con passione la propria vita e si può ricondurre ad ogni donna di ogni epoca. Il testo ne rileva la  sorprendente  attualità, specie per quel che riguarda la vana ricerca di vedere riconosciuti i propri diritti e la dignità di donna.   La scelta di Barbara De Rossi, riporta al teatro un’attrice di primo piano che gioca la sua scommessa di calcare le tavole del palcoscenico con uno spettacolo forte che non asseconda le mode.


Il regista Francesco Branchetti dopo il successo della commedia “Sinceramente bugiardi” con Debora Caprioglio, torna al Teatro Garage per affrontare una prova impegnativa  che segue la via dello scavo psicologico dei personaggi, assecondando un autore  che mirabilmente  rende sentimenti e rapporti sempre più assoluti e universali, nella loro più scoperta quanto complessa umanità.

Qui il promo https://www.youtube.com/watch?v=JgnhMjRkHv0

Autore: Jean Anouilh

Regia: Francesco Branchetti

Con: BARBARA DE ROSSI, Tatiana Winteler, Carlo Caprioli, Lorenzo Costa, Fabio Fiori

Con: Pino Cangialosi

Scene: Clara Surro

Costumi: Clara Surro