Tutto nasce dalla scarsa attenzione coniugale dell’architetto Michele Arata, per la bellissima e affettuosa mogliettina Marcella. L’ingegner Piccardo, caro amico di Michele, dal canto suo, quando sente che Marcella minaccia Michele di tradirlo con il primo uomo che incontra, per vendicarsi del trattamento che riceve e dimostrargli che è degna di attenzioni, sente in cuor suo di essere disposto a sacrificarsi per la causa e a far vincere la sfida a Marcella.
La solita storia di un tradimento? Niente affatto, attorno alle due coppie si articolano vari personaggi: una amica dei Piccardo che viene a trovarli con tanto di figlie appresso e chiede di essere ospitata a casa loro per qualche tempo, il nipote dell’architetto Arata che è un topo di biblioteca, timido introverso e senza relazioni femminili, la cameriera della famiglia Piccardo intraprendente, pratica e furbetta.
Nella storia c’è poi un albergo un po’ particolare che deve essere venduto ma la cui vendita risulta difficile. Proprio in quell’albergo confluiranno per vari motivi, quasi tutti i personaggi della storia, in una girandola di appuntamenti, di incontri causali, di equivoci, di fraintendimenti.
L’albergo è attenzionato dalla buoncostume che in piena notte irrompe nel trambusto e nella preoccupazione generale. Come finirà? Terminerà l’amicizia fra i due uomini? Le coppie si separeranno, l’albergo sarà venduto, qualcuno finirà in prigione? Per sapere come terminerà la faccenda occorre accomodarsi in sala e seguire la storia che tra vizi, superficialità, piccinerie e furbesche scappatoie riserva inaspettate sorprese.