Marinella Manicardi racconta il tabù per eccellenza, il ciclo mestruale femminile, e la reticenza, il silenzio e l’ipocrisia attraverso cui questo fenomeno, naturalissimo, ha subito la censura delle mestruazioni dal punto di vista storico, scientifico, religioso e del costume.
L’attrice-autrice affronta la censura delle mestruazioni dal punto di vista storico, scientifico, religioso e del costume, confermando la tesi di Jacques Le Goff secondo cui quella del corpo femminile è la vera lacuna degli storici. Perché d’altronde un tabù non si sviluppa mai per caso. Per secoli, millenni, il ciclo mestruale femminile è stato l’invisibile ma netta linea di demarcazione tra il mondo maschile e quello femminile. Complici del non detto, di interpretazioni fasulle, di reticenza palese (col senno di poi), la scienza e la religione, incapaci di decifrare quanto accadesse mensilmente alle donne senza associare il fenomeno naturalissimo a dicerie, credenze, dietrologismi e qualunque cosa si distaccasse dal concetto di normalità.
Lo spettacolo fa parte del Progetto Da Salotto realizzato in collaborazione con Alessandra Frabetti
e fa parte del Circuito Spirali