Una riflessione sulla maternità che nasce dall’esperienza personale dell’autrice-attrice e di altre neo-mamme, per raccontare un momento delicato e personale fatto di amore, ma anche di paure, di insicurezze, segnate dal cambiamento.
Ho immaginato di dare voce a tutte le donne che non riescono a parlare perché spesso mancano le parole. Perché non hanno più il tempo, sono troppo stanche, non possono o sono confuse.
Perché sono depresse e gli ormoni sono in discesa rapida.
Perché si sentono brutte, grasse e vecchie e si sono perse, ma non si rendono conto che non si trovano perché desiderano essere la donna di prima, che manca loro terribilmente. Invece trovano solo la madre. E devono ricostruire la donna. Che continua a perdersi ancora e ancora e ancora.
Per questo l’esigenza di scrivere questo testo accompagnato dalle preziose interviste di neo-mamme, proiettate sulla scena, che si alternano alla mia storia regalandoci la loro diretta testimonianza, aprendo le barriere e raccontando con dolore la verità di quei pensieri celati, nascosti dal pudore di una maternità che alla vista di tutti sembra perfetta, ma che tra le mura.
Luna Romani
Lo spettacolo fa parte della sezione G.E.T. Giovani Eccellenze Teatrali, realizzata in collaborazione con l’Associazione La Chascona