Una storia verosimile anche se forse non del tutto realisticamente risolta.
Una storia inventata a tutti gli effetti. Ciò non di meno qualcuno, con la cura dello sguardo,
potrebbe percepire un’eco distorta e lontana proveniente dal vecchio Edipo a Colono sofocleo: l’eroe dalla cattiva sorte, il «supplice che porta salvezza» scacciato e maledetto che vaga cieco e ramingo accompagnato dalla figlia Antigone.
Probabilmente, però, è anche una storia che riflette sul perdono.
Perdonare significa in definitiva perdonare qualcun altro, ma anche in un certo senso, se non in
primo luogo, perdonare se stessi. Dare a se stessi una possibilità di uscita, di riscatto da una
condizione di sofferenza. Nessuno, infatti, porta rancore nella beatitudine.
Perdonare è un agire.
Nella nostra storia il perdono riguarda quello di una figlia nei confronti del padre e quello di un
padre e di una figlia nei confronti della propria vita.
Ciò che la figlia non perdona al padre è, non tanto il fatto di non essersi occupato di lei,
quanto di non aver saputo dare un ordine al caos. Se questa, allora, sembra essere la condizione
universale dell’uomo, il perdono reciproco è l’unica salvezza possibile.
“Mio padre non è ancora nato” è vincitore del Premio Museo Cervi 2022 e del Bando Visionari Kilowatt Festival 2019.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=7XywMv4MZ88
Lo spettacolo fa parte della sezione G.E.T. – Giovani Eccellenze teatrali realizzata in collaborazione con Associazione La Chascona
COME E DOVE ACQUISTARE IL BIGLIETTO:
on line: https://www.2tickets.it/SelectTitolo.aspx?idt=1966993&set=T&car=&ide=9
oppure: via A. Repetto 18 r canc. Genova mercoledì e giovedì ore15.00 – 18.00, venerdì ore 11.00 – 14.00
la biglietteria alla Sala Diana apre a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
info 010.51.14.47