Maria Lo Bello, fidanzata di Calogero (Lillo per gli amici) Zucchetto attende irrequieta, concitata, comica e spaventata in un luogo-non luogo l’attesa di Lillo; a questa attesa partecipa anche un personaggio seduto in platea e il pubblico è coinvolto attivamente in uno scambio emotivo costante e sincero, che cerca di mettere la basi per riflettere su cosa voglia dire vivere – lì e allora, o qui ed adesso – in un luogo pregno di atteggiamento mafioso.
I toni sono intrinseci di ironia che nei momenti più intimi lascia spazio a un profondo, buio rammarico.
Lo spettacolo riprende la storia vera di Calogero Zucchetto, un poliziotto della Questura di Palermo che si occupava di mafia e in particolare collaborava alla ricerca dei latitanti e fu ucciso all’inizio degli anni ottanta.
Lo spettacolo fa parte della sezione G.E.T. Giovani Eccellenze Teatrali, realizzata in collaborazione con l’Associazione La Chascona