“Acqua e Sapone” di Aldo Nicolaj, “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello,
“La Vecchiaccia” di Stefano Benni sono i tre atti unici che costituiscono questa trilogia. Non vedrete una scimmia urlante tentare di rivelare le sbarre che la incattiviscono, non assisterete alle violente effusioni del bondage, non alle agonie del prigioniero. Né vi sarà rappresentata alcuna via di fuga, in questa trilogia della cattività, no, signore e signori, dovrete stare seduti: rotti sono gli orologi della prigione.
Tre donne anziane, rinchiuse nella loro stanza ricordano l’aguzzino, la fame cieca e l’ossessione. La cattività raccontata con poesia.
Emanuela Rolla