Shylock

Chi era veramente Shylock, il Mercante di Venezia? Un uomo solo, senza amici, un padre abbandonato e pieno di rabbia. Un personaggio controverso, capace di dividere la storia che in alcuni casi ne ha fatto un baluardo dell'antisemitismo, in altri l'esempio per vivaci discussioni sulla questione ebraica.
Sala Diana | In programmazione: 18/01/2014 - 19/01/2014

Shylock Parrinello

Il coltello affilato, gli occhi iniettati di sangue, il naso adunco e una parrucca rossiccia che gli da un aspetto diabolico. Oppure, una semplice tunica nera e un portamento nobile ed elegante. Nel primo caso, il villain rivendica la sua libbra di carne suscitando le risa e lo scherno del pubblico, nel secondo la sua pietà. Comunque sia, si tratta sempre di uno dei personaggi immortali partoriti dal genio di Shakespeare: Shylock. Ma chi era veramente l’ebreo del Mercante di Venezia? Un uomo solo, senza amici, un padre abbandonato e pieno di rabbia. Un personaggio controverso, capace di dividere la storia, che in alcuni casi ne ha fatto un baluardo dell’antisemitismo, mentre in altri l’esempio prediletto per vivaci discussioni sulla questione ebraica. Come è possibile, dopo tanto parlare, rappresentare, riscrivere e riadattare questa icona del teatro, confrontarsi ancora con Shylock? Nel suo monologo del 1998 – straordinario successo di pubblico a Edimburgo, e poi un decennio di repliche in tutto il mondo –

Gareth Armstrong opera una scelta semplice e allo stesso tempo esilarante: fare uscire Shylock di scena. A parlare di lui, e non solo di lui, è qualcuno che in pochi ricorderanno: Tubal, quell’ebreo “della stessa tribù” di Shylock a cui Shakespeare dedica nel Mercante non più di otto battute. A lui il compito di ripercorrere la fitta trama del Mercante di Venezia, nel tentativo di riabilitare la figura di Shylock, di rivelare, con incredibile ironia, l’uomo dietro il personaggio, vacillante sotto il peso di un mito troppo grande per lui, E al tempo stesso, con questo ‘a tu per tu’con il pubblico, in questo ‘oneman show su Shylock’, Tubal si prende il suo momento di gloria. la sua occasione fin troppo cercata, un’opportunità per riscrivere la tanto nota storia dal suo punto di vista. A proposito di Shylock è uno spettacolo che offre allo spettatore l’opportunità di una visione insolita del Mercante di Venezia: un punto di vista originale, obliquo, che colloca il racconto ‘fuori’, ‘dietro’, ‘di lato’ a ciò che avviene in scena, moltiplicandone le possibilità di interpretazione. Tra situazioni esilaranti, travestimenti, incursioni e rimandi, A proposito di Shylock è un Mercante di Venezia come non l’avete mai visto.

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