Brechtskabaret!

Attraverso brecht si riflette sui nostri tempi, sulla tv generalista e la cattiva politica sociale che minano le basi della libertà e dell'unicità di pensiero.
Sala Diana | In programmazione: 09/05/2015 - 10/05/2015

2067. Stato unificato di Pangea. L’archivista dell’Unione Culturale Abramo intervista Zoe, prigioniera politica incolpata per aver cantato delle canzoni censurate dagli ispettori culturali delle Emittenti Generali (organo incaricato per la comunicazione nello Stato unificato di Pangea). La storia si svolge all’interno di una dittatura mediatica e politica il cui scopo è preservare l’umanità da emozioni troppo forti ed allontanarla dalla ricerca della verità.

La verità viene infatti considerata pericolosa perché spinge l’uomo verso le passioni, la fame di altro, la sofferenza. Le Emittenti Generali invece costruiscono goccia a goccia una verità collettiva, controllata, pilotata, che garantisca al mondo pace e felicità: lo fanno attraverso il controllo della cultura e della comunicazione.

Soltanto una forte volontà di ricerca della verità può guidare Zoe nel suo dialogo con l’archivista Abramo. Dialogo universale e profondo che la porterà a difendere la spontaneità, il caos, la diversità tra gli uomini, la loro spinta verso il sapere e contro ogni banalità. Le musiche Brechtiane, cantate dagli attori e suonate dal Violoncello e dal Pianoforte, ci porteranno a riflettere sul nostro futuro e su una lezione importante: la tv generalista e la cattiva politica sociale stanno mettendo le basi per la morte della libertà e dell’unicità di pensiero.

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