E fu lì che mi venne incontro Zarathustra

L’interpretazione della morale, l’oltreuomo, l’eterno ritorno dell’eguale: la genesi della filosofia di Nietzsche negli inverni che il filosofo tedesco trascorse a Genova, nei suoi dialoghi con amici e conoscenti nella centralissima Salita delle Battistine.
Sala Diana | In programmazione: 06/12/2013

Dopo “Appunti per uno spettacolo sul 30 giugno 1960”, testo legato ad uno degli eventi storici che hanno maggiormente coinvolto Genova (la protesta contro il quinto congresso del Movimento Sociale Italiano), la compagnia “In alto mare”, nata nel 2008,  torna a incentrare il proprio lavoro sulla storia di Genova e della sua provincia. In questo caso l’allestimento riguarda il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche e il periodo da lui trascorso a Genova e nella riviera di Levante.

“E fu li’ che mi venne incontro Zarathustra” ripercorre i soggiorni del filosofo nella centralissima Salita delle Battistine, negli anni dal 1880 al 1883, intermezzandoli con excursus legati a persone, come Richard Wagner e Lou Salome’, che hanno profondamente inciso sulla vita del filosofo.

Gli inverni liguri furono per Nietzsche forieri di grande ispirazione e culla di molte delle sue principali opere (Aurora,  La gaia scienza, Cosi’ parlo’ Zarathustra). Il testo intende trasmettere alcune delle grandi idee portanti della filosofia niceana (l’interpretazione della morale, l’eterno ritorno dell’eguale, l’oltreuomo), tentando di correggere la visione tendenzialmente negativa che viene a lui associata a causa di strumentalizzazioni e forzature che sono state storicamente applicate alla sua opera.

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