La messa in scena dello spettacolo parte dall’analisi degli accadimenti pubblici e privati, scava nei sentimenti più profondi dell’uomo, mettendone in luce i dubbi, le speranze, le paure, il desiderio di vivere nonostante tutto.
Due attori-narratori introducono al clima storico politico di fine ‘700, per soffermarsi sulle vicende di Monaldo e Adelaide. Di tanto in tanto si liberano del ruolo di narratori, per diventare i personaggi.
Il lavoro non ha la pretesa di essere esaustivo dell’opera e della vita, ma vuole soffermarsi sulle sofferenze di un uomo, di un grande letterato che, in anticipo di almeno un secolo, mette a nudo quel “ male di vivere” caro a tanta letteratura del ‘900. Uno spettacolo in cui storia e letteratura si intrecciano, ma la vita dell’uomo resta in primo piano e conoscerla aiuta la comprensione del poeta.