Mimose

Rinaldi, sullo stile del fortunato “Cenere”,  questa volta racconta di donne straordinarie che in qualche modo hanno contribuito a rendere questo mondo migliore, come per esempio Irene Sendler che ha salvato tanti bambini del ghetto di Varsavia,  Victoria Donda che scopre a 27 anni di essere figlia di desaparecidos e la partigiana genovese Alice Noli. La tecnica narrativa, semplice ed emozionante, si avvale di un linguaggio che arriva diretto allo scopo per far conoscere vicende troppo spesso dimenticate o totalmente sconosciute e dimostrare, soprattutto alle nuove generazioni, che il “sesso debole” in verità non è tale.