Non ti pago

Una classica fiaba partenopea a “lieto fine” dove i giochi fra sogno e realtà, spirito e materia, si svolgono intorno ad un motivo chiave della cultura e della teatralità napoletana: il delirio del gioco del lotto. Il mondo dei sogni, che regala i numeri vincenti per mezzo dei defunti, domina l’esistenza di tutti i personaggi della commedia; un mondo che comprende sia i vivi che i morti.
Sala Diana | In programmazione: 29/11/2013 - 30/11/2013

Una classica fiaba partenopea a “lieto fine” dove i giochi fra sogno e realtà, spirito e materia, si svolgono intorno ad un motivo chiave della cultura e della teatralità napoletana: il delirio del gioco del lotto. Il mondo dei sogni, che regala i numeri vincenti per mezzo dei defunti, domina l’esistenza di tutti i personaggi della commedia; un mondo che comprende sia i vivi che i morti. Il morto in questo caso, è il padre del protagonista Ferdinando, e la sua apparizione onirica come dispensatore di numeri attribuisce alla commedia la fisionomia paradossale di un contenzioso spiritico-giuridico sulla proprietà legittima dei sogni.

Ferdinando Quagliuolo è il proprietario di un banco lotto, ereditato dal padre, dove lavora Mario Bertolini, fortunatissimo impiegato che vince continuamente con i numeri scaturiti dai suoi sogni. Durante uno di questi, il padre defunto di Ferdinando dà a Bertolini i numeri per una quaterna che vincono una forte somma di denaro.  Doppiamente colpito dall’invidia per la vincita straordinaria e dallo sgarbo eseguito dalla buonanima del padre, Ferdinando si impadronisce del biglietto vincente e si rifiuta di pagare; la vincita spetta a lui, si è trattato di un errore di persona, la buonanima si è sbagliata. Da questo colpo di teatro ha inizio l’avventura psicologica, soggettiva e corale, del “sogno conteso” che tutti i personaggi vivranno come un fatto reale e che si risolverà con un altro colpo di teatro quando “l’anatema” lanciato da Ferdinando avrà sortito i suoi catastrofici e tragicomici effetti su chi che ha tentato indebitamente di riscuotere la vincita ovvero Bertolini diventato sfortunato. Avuta la sua rivincita, Ferdinando può finalmente riappacificarsi con la famiglia ed il suo antagonista.

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