RICORDA CON RABBIA

Scritto da Osborne nel 1956, il testo è ancora oggi estremamente attuale. C’è tanta rabbia in Jimmy . Ma non c’è rabbia forse in molti giovani d’oggi che faticano a trovare il proprio posto nel mondo? Raccontare questa storia oggi significa scuotere le coscienze e risvegliare gli animi in letargo da troppo tempo.
Sala Diana | In programmazione: 11/03/2017 - 12/03/2017

Ricorda con rabbia è un capolavoro. Scritto da Osborne nel 1956 è ancora oggi estremamente attuale. C’ è rabbia in Jimmy, ce n’è tanta. Ma non c’è rabbia forse in molti giovani d’oggi, i quali faticano tremendamente a trovare il proprio posto nel mondo? Raccontare questa storia oggi, assume quindi, un’importanza fondamentale, al fine di scuotere le coscienze e risvegliare gli animi in letargo da troppo tempo. Alison e Jimmy hanno bisogno della loro tana, ripeto ne hanno bisogno. Non possono farne a meno. Così come hanno bisogno l’uno dell’altra. La ragazza sembra subire il tutto senza mai reagire, senza mai alzare la voce, senza mai poter fare niente. Non è questa, forse, l’immagine di molti ragazzi e ragazze dei nostri giorni? Deve arrivare qualcuno ogni tanto, a dirci che un’altra strada è possibile, che un’alternativa esiste. Così come Helena arriva nella vita di Alison, dall’alto della sua agiatezza, mostrandole una via di fuga. Se non fosse, che quella stessa via di fuga, diventerà una strada spianata per Helena, per rifugiarsi anch’essa in quella tana. Perché lo fa? Perché questo odio tra Helena e Jimmy li porterà ad amarsi? “Ti amo” dice Helena, “credo che sia vero” risponde Jimmy. E quel piccolo germoglio nel ventre di Alison? Quel piccolo fiore che non vedrà mai la vita? Ritorna all’entrata della propria tana a cercare il suo orso priva di qualcosa che andandosene, l’ha privata anche di una parte della propria anima. Un figlio. E Cliff? Cliff è l’amico che tutti noi vorremmo, quello che ci sopporta, quello che nonostante tutto è lì, sempre, lui c’è. Sino a che non decide di andarsene, perché in quella tana non c’è più Alison, non c’è più lo scoiattolo. Un rifugio, dunque, dopo tutto nella vita, quante volte anche noi, ne abbiamo tremendamente bisogno? Per qualcuno è la musica, per qualcun altro è la danza, per altri ancora è fingersi un orsacchiotto burbero e un piccolo scoiattolo. Ma tutti noi, prima o poi, ritorniamo nelle nostre tane.
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