In Sogno di una notte di mezza estate, fantastico e reale si intrecciano, in un turbinio dove il quotidiano è talmente surreale vizioso e torbido da divenire più immaginario del fantastico .
Comicità, vivacità e fantasia sono gli ingredienti alla base della nostra messa in scena , dove ogni personaggio si rivela in tutte le sue debolezze e fragilità a volte molto più umane di ciò che rappresenta sulla scena
La capacità di Shakespeare di esplorare il nostro animo è parte del fascino di quest’opera capace di trascendere la realtà e offrire un utile esercizio di fantasia che permette agli attori di conoscere nuovi mondi e di rivisitare in chiave comica/grottesca il mondo reale.
La magia quindi non è trucco, ma svelamento. E il teatro non è artificio, ma verità. In un gioco dove tutto sembra essere specchio di qualcos’altro, la favola del “Sogno” sembra continuare a rivelarci l’inquietante circolo vizioso che l’essere umano è costretto a percorrere nella sua esistenza.