Una casa buia abitata dagli spiriti del passato e del futuro, la presenza assente dell’anziana Teresa sul suo invisibile letto di morte, dalla cui spalliera pendono i ricordi di tutta la sua vita, e la divinazione. Da qui si dipana la storia.
La capacità di vedere gli eventi, di guardare all’esistenza individuale come a un punto fisso nel disegno del fato, si manifesta in differenti forme in Teresa degli oracoli: è fede religiosa e scienza naturale, superstizione, medicina, costume, interpretazione dei sogni. Ognuno di questi strumenti d’indagine su ciò che ancora non è stato trova in questa storia la propria funzione, ma, infine, è solo su quel letto – posizionato idealmente nel bel mezzo di una stanza in cui il pubblico riconosce il salotto borghese – che i destini di questa strana famiglia di sole donne tornano ad incontrarsi. Così, mentre attendono la dipartita dell’anziana signora – predetta dal medico per l’ennesima volta in dieci anni di malattia – le altre abitanti della casa percepiscono l’approssimarsi della fine di un capitolo della propria vita e si sforzano di tirare le somme, di chiudere i conti con il passato.
Spettacolo vincitore della rassegna Salviamo i talenti 2024.