La storia attinge alla realtà dei nostri tempi, scavando nella profondità di alcune dinamiche tipiche di un “male di vivere” contemporaneo; è un dramma moderno consumato tra le mura di un certo ambiente medio borghese a cui appartengono Marina, Roberto e la stessa Claudia. La regia ha lavorato molto sulla psicologia dei personaggi, scavati interiormente a tal punto che facilmente potremmo riconoscerli come qualcuno che abbiamo già incontrato. Roberto in gioventù è stato un ex sessantottino che, con il tempo si è “ imborghesito”, ora non è appagato dalla propria vita, per lui innamorarsi della giovane Claudia è per lui un’occasione di rivalsa contro un mondo in cui non si riconosce più; egli crede di poter tornare indietro di riappropriarsi della sua vita, ma non sarà così; Marina, la figura apparentemente più forte, è rigorosa, attende che la situazione si ristabilisca e si aggrappa con tutte le sue forze a quello che ha conquistato. Claudia invece risente di scelte sbagliate e carenze affettive, cresciuta da genitori troppo impegnati per darle le attenzioni di cui aveva veramente bisogno
Tutti e tre sono in attesa di qualcosa che risolva la situazione, liberandoli così da una situazione di stallo.
Lorenzo Costa