“Una commedia ‘gialla’ è duro riassumerla schivando tutte le indicazioni, anche le più minime, che potrebbero alludere al ‘come va a finire’. Mi limiterò, perciò, a dire quale l’ambiente, e ciò che lo abita: un appartamentino di natura un po’ ‘retrò’ che uno scapolo impenitente, non per nulla malvisto da un condominio incline alla terza età, ha svecchiato trasformandolo in una ‘garconnière’ sul cui pavimento campeggia, ad apertura di sipario, una sinistra sagoma di gesso. I contorni di una salma. Di chi? Per l’appunto, dello scapolo impenitente. Ebbene, in questo luogo peccaminoso contaminato da un delitto sul quale ancora si sta indagando, si introducono un uomo e una donna. Lui è l’amministratore dello stabile (di professione, scultore)… corruttibile, un po’ tapino ma pure afflitto da rabbie malamente represse; lei, ben più misteriosa, è forse un’avventuriera alla ricerca non si sa bene di che. O meglio: non lo si sa all’inizio ma lo si capirà alla fine. Terzo personaggio: una femmina di notevole avvenenza che saprà rendersi protagonista della storia senza nemmeno bisogno di comparire in carne e ossa ma solo attraverso la propria immagine allusa da un video. L’azione si consuma in un arco di tempo reale mentre, dal piano di sopra, discendono il festante ciacolìo le melodie mielose di una festicciola organizzata per brindare alla salute di due fidanzatini plurisessantenni.
- Teatro: via Paggi 43 b
- Ufficio: via Repetto 18 r canc. - Genova
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