Una commedia in due atti con due personaggi maschili. Sergio Righetti, fisico, ha trovato una soddisfazione quasi mistica nel suo amore disinteressato per la moglie Giovanna e il figlioletto Francesco. Mario Bolzoni, giudice, un ultra-conservatore donnaiolo vede la gratificazione personale, come il centro dell’esistenza.
Durante l’arrampicata sulla seconda montagna più alta del mondo, hanno un incidente che li blocca a 27.000 piedi, su una sporgenza ghiacciata. Righetti ha subito una frattura alla gamba e hanno perso parte degli attrezzi e quelli restanti non sono sufficienti per la discesa. Nel tentativo di recuperare corda e chiodi i due uomini iniziano una conversazione, da prima spensierata ma gradualmente sfuma in una discussione sul significato e il valore della vita. E’ il legame tra i due uomini che è messo a dura prova.
Due personaggi così diversi eppure la loro amicizia e collaborazione vanno oltre le parole.
Il terzo personaggio nella commedia è, naturalmente, la Montagna.
Il freddo implacabile, il mucchio di ghiaccio, neve e roccia fa in modo che le realtà dolorose della vita e della morte non possano essere trascurate.
Il Drammaturgo permette al pubblico di trovare il bene nel giuramentodell’uno, la forza e il coraggio del marito e padre affettuoso nell’altro, regalandoci uno dei monologhi più sentiti e drammatici che abbia mai letto. Altro punto di forza dell’opera è che i personaggi parlano come scalatori.
Un’impostazione astratta, non realistica, della realizzazione e con il fondamentale supporto della musica dal vivo, la contaminazione delle immagini di video, che raccontano frammenti di vita quotidiana dei personaggi, crea un gioco e un prodotto efficace nell’impatto emotivo sullo spettatore che è conquistato e trascinato all’interno dell’opera.
- Teatro: via Paggi 43 b
- Ufficio: via Repetto 18 r canc. - Genova
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